Con il petrolio ai minimi da oltre tre mesi e le scorte che continuano a salire, l’Opec deve rifocalizzare la propria strategia. Ieri una curiosa discrepanza dei dati sulla produzione saudita e quanto dichiarato da Riad. Nel bollettino mensile Opec le cifre trasmesse da Riad indicano una brusca marca indietro nei tagli produttivi sauditi, con un incremento dell’output a febbraio pari a 263.300 barili/giorno, che porta a 10,011 milioni di bg. Le stime di fonti secondarie invece registrano una discesa di 68.100 bg che portano a 9,797 mbg. Le cifre comunicate dai sauditi potrebbero essere un avvertimento agli alleati meno rispettosi dei patti (Russia e Iraq), troppo lenti nei tagli di produzione
Fonte: Il Sole 24Ore, Finanza&mercati – Sissi Bellomo (pag. 38)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.